La Comunione massonica prende il nome di Ordine Iniziatico dell’Arte Reale (O.I.A.R.) e ha come modelli di riferimento i seguenti testi della tradizione massonica: le Costituzioni di Anderson (Londra, 1723) e gli Statuti generali della Società dei Liberi Muratori (Napoli, 1820).
Un Muratore è tenuto per la sua condizione a obbedire alla legge morale; e se intende rettamente l’Arte non sarà mai un ateo stupido né un libertino irreligioso. Ma sebbene nei tempi antichi i Muratori fossero obbligati in ogni Paese ad essere della religione di tale Paese o Nazione, quale essa fosse, oggi peraltro si reputa più conveniente obbligarli soltanto a quella Religione nella quale tutti gli uomini convengono, lasciando loro le loro particolari opinioni; ossia essere uomini buoni e sinceri o uomini di onore ed onestà, quali che siano le denominazioni o le persuasioni che li possono distinguere; per cui la Muratoria diviene il Centro di Unione, e il mezzo per conciliare sincera amicizia fra persone che sarebbero rimaste perpetuamente distanti.
Costituzioni di Anderson (Londra, 1723)
Un Muratore è un pacifico suddito dei Poteri Civili, ovunque egli risieda o lavori e non deve essere mai coinvolto in complotti e cospirazioni contro la pace e il benessere della Nazione, né condursi indebitamente verso i Magistrati inferiori; poiché la Muratoria è stata sempre danneggiata da guerre, massacri e disordini, così gli antichi Re e Principi sono stati assai disposti ad incoraggiare gli uomini dell’Arte, a causa della loro tranquillità e lealtà; per cui essi praticamente risposero ai cavilli dei loro avversari e promossero l’onore della fraternità che sempre fiorì nei tempi di pace.
Costituzioni di Anderson (Londra, 1723)
Chiunque trovasi por poco iniziato nei misteri e nelle allegorie della Società dei Liberi Muratori, e nel medesimo tempo conosca, coll’aiuto della storia, le regole ed i precetti dello insegnamento pitagorico, non può fare a meno di non riconoscere nella scuola italica di Pitagora la identica e precisa Società dei Liberi Muratori, che i Francesi tradussero in seguito nel proprio linguaggio Société des Francs-Maçons.
Statuti generali della Società dei Liberi Muratori (Napoli, 1820)
Voglia il Grande Architetto dell’Universo ispirare nel cuore dei nostri carissimi fratelli l’attaccamento e l’affetto per una Società oltremodo saggia, virtuosa ed eminentemente umanitaria, affinché si vedessero in seguito nascere da essa dei cittadini probi, onesti, virtuosi, e di sommo utile e vantaggio alla gran famiglia in umanità.
Statuti generali della Società dei Liberi Muratori (Napoli, 1820)